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lunedì 1 settembre 2014

Novelli sposi dal Papa




È l’uomo che sta cambiando la Chiesa, il modo di essere cristiani dentro e fuori le mura di S.Pietro e del Vaticano. E’ il successore di Pietro e vederlo avvicinarsi piano piano, dopo aver stretto ogni mano, baciato la testolina di ogni singolo cucciolo di uomo proteso verso di lui dalle braccia dei genitori, ci ha fatto davvero un effetto incredibile.




È impossibile spiegare a parole cosa abbiamo provato nell’incontrare Papa Francesco detto “Cicciuzzu”, in senso di benevolenza sicula e non certo di mancanza di rispetto, ma ci proviamo. Perché questo Papa è un amico, un padre, un fratello oltre che Cristo, questo Papa che per certi versi ricalca a mano libera San Giovanni Paolo II, ti da la sensazione di essere in famiglia, non ti senti giudicato quando ti guarda, ti senti amato come figlio di Dio e quindi suo fratello. Ecco senti di essere tra fratelli e dunque ti senti quasi autorizzato a guardarlo negli occhi e dirgli la tua vita: “Sua Santità (bacio la mano) siamo Roberto e Maria Chiara Mattina e ci siamo sposati il 17 marzo” le parole di Roberto finiscono qui, troppo imbranato, troppo poco giornalista in quell’ occasione così formale (vestito da sposo) e al contempo no, ma del resto l’aura che avvolge Papa Francesco ti mette un attimo in soggezione. Spazio quindi a Lui che con sorriso bonario chiede: “da dove venite?” Maria Chiara risponde subito: “da Catania e volevamo dirle che preghiamo per Lei e chiediamo a Lei di pregare per noi”.




È qui che vedi, tocchi con gli occhi e col cuore la grandezza di quest’uomo, la benevolenza e l’amore, la sobrietà cristiana e l’umiltà francescana in cui la Sua Chiesa si sta immergendo, perché a queste parole Cicciuzzu ha risposto: “continuate a pregare per me che ne ho molto bisogno”. Il Papa che ti chiede di pregare per Lui fa un effetto 1000 volte amplificato rispetto ad un qualsiasi altro prelato, è il Papa! A quelle parole l’animo ti si intenerisce come a vedere in quella richiesta la fragilità umana di un uomo caricato della più alta responsabilità Cattolica Cristiana, rappresentare Cristo, morire all’altro per primo.

A quel punto nasce il momento goliardico, quello delle risate per tutti, Roberto toglie il cilindro e lo porge al Papa dicendo: “Sua Santità vorrei prendesse questo cilindro voglio regalarglielo” il Papa sorpreso, guarda il cilindro, poi guarda Roberto e la sua “chilata” di brillantina fra i capelli e col sorriso dice: ”fratello, forse questo è meglio se lo tieni tu” risate, del resto nessuno forse avrebbe indossato quel cappello dopo aver visto i capelli di Roberto perché avrebbe dovuto farlo il Papa?, d’accordo l’umiltà, ma lì si oltrepassava ogni limite. “Almeno lo benediciamo?” la richiesta viene immediatamente accontentata.


 E dal cilindro si passa alla parte più succosa cristianamente parlando, la benedizione della nuova famiglia, di quell’unione che Dio ha permesso. Mani sulle spalle, capo chino, animo in ardente attesa dello Spirito Santo. Eccolo! Il Papa bisbiglia qualcosa, non importa non sentire le parole la cosa che conta è sentire quel che ti arriva dall’alto. Finito? Per le persone normali si, Maria Chiara non ne ha mai abbastanza e dopo aver salutato il Papa lo trattiene da una mano “posso salutarla con un bacio?” Lui, immobile, inerme, si lascia letteralmente spupazzare da quella giovane sposa innamorata di Dio e di Cristo e quindi del Papa.



120 secondi indimenticabili. Si torna a casa con l’animo, lo spirito e il cuore pieni di gioia, sono questi i momenti con Papa Francesco. Sì, questo matrimonio è stato benedetto anche dal Papa!